UN POCO DEL LIBRO SECONDO

Ancora qualche piccolo pezzetto del Libro Secondo:

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Il giovane ancora non s’era riavuto. Un conto era parlare, immaginare dei figli che… sarebbero arrivati, un conto era sentire la propria moglie che ti dice…sono gravida! E poi ora il bimbo era lì nella pancia della moglie sotto a quella pelle su cui ora v’era un suo ginocchio.

Prima di rispondere, senza riflettere oltre, tolse di colpo la gamba.

La moglie, stupita dal gesto, stava per parlare quando lui le disse:

“Certo!…certo che… sono contento! Diamine! Ne… abbiamo parlato tante di quelle volte e…ora….adesso…tu ….mi dici che…..avremo un figlio, avremo….un figlio  e….”

“Perché ti sei staccato da me?”

Agino si stava, a poco a poco, riavendo dalla sorpresa e incominciava a rientrare in sé.

“Come perché? –  e mettendo delicatamente una mano sulla pancia della moglie continuò – e me lo chiedi? Il bambino è qui dentro, vuoi che lo schiacci?”

“Come sei sciocco marito mio ! Mica lo schiacci, per ora. Ce ne vorrà prima che cresca e te ne accorgerai pure tu quando vedrai la mia pancia crescere con lui”

Poi fu la ragazza che, vista la titubanza del marito, prese l’iniziativa.

Non v’era nulla di cui spogliarsi. D’estate non era possibile stare nel letto con roba addosso. Un leggero lenzuolo bastava a ripararsi dall’umidità del fiume.  Anche durante il loro primo inverno trascorso come marito e moglie i due avevano deciso di non tenersi addosso del vestiario. Una grossa coperta di lana in più e scaldarsi con la propria pelle era molto, ma molto meglio.

Anselda ricoprì di baci e carezze quel marito che inizialmente sembrava diventato rigido come un palo, ma a poco a poco si lasciò sciogliere fino a rispondere prima e poi….passare al contrattacco.

Sudati, sazi e felici si abbandonarono sul giaciglio quasi senza più fiato. Anselda ne aveva ancora un po’ e disse:

“Agino!”

“Dimmi cara”

“Avremo….una figlia Agino! Una figlia!”

Una fragorosa risata fu l’ultima cosa che risuonò nella stanza prima che il sonno guardasse lei addormentata con un suo ginocchio messo di traverso sulla pancia di lui.

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Ciao a tutti

 

Sono nato a Valbrembo – Bergamo - il 24 febbraio 1951, risiedo ad Almenno S.Salvatore, sposato dal 1972 , ho tre figlie ed un figlio meravigliosi. Ho avuto la fortuna di poter fare un lavoro, settore petrolifero, che mi è sempre piaciuto. Ho conosciuto e visto moltissima gente in Medio Oriente, Nord Africa, Europa tutta e America. Complice la mia passione per la Storia, ho incominciato a scrivere a fine 2010. Anche questo mi piace fare. Ricevessi anche meno della metà delle soddisfazioni che ho avuto con il lavoro fatto fino al 2008, ed ora saltuariamente, beh.....che fortuna!

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